Misure dedicate a turismo e internazionalizzazione in Emilia-Romagna
Nell’ambito del calendario degli inviti a presentare proposte, a cura dell’Autorità di gestione del Programma regionale FESR, la Regione Emilia-Romagna ha reso note le date per le misure dedicate all’internazionalizzazione delle PMI e alle imprese turistiche.
In questo articolo verranno approfondite queste misure, mettendone in luce i dettagli più importanti.
Internazionalizzazione PMI
È possibile inviare domande fino alle ore 16:00 del 21 giugno.
I beneficiari sono micro, piccole e medie imprese (MPMI) e consorzi di tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. I beneficiari possono partecipare singolarmente o aggregati in associazioni temporanee di imprese o di scopo (ATI o ATS) o Reti di imprese.
La misura è a supporto di progetti di internazionalizzazione e di promozione internazionale. I progetti devono obbligatoriamente comprendere interventi di tipo consulenziale (tipologie di spesa A, B e D sotto descritte).
Le tipologie di spesa ammesse sono:
- ASSESSMENT: consulenze finalizzate all’accrescimento delle potenzialità del beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento specialistico, anche di avvicinamento ai servizi digitali e virtuali; preparazione di un piano export digitale; preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato);
- TEMPORARY EXPORT MANAGER e/o DIGITAL EXPORT MANAGER: sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di Temporary Export Manager (TEM) e Digital Export Manager (DEM). Per entrambe le tipologie di contratto (TEM/DEM) non è consentito avvalersi di manager o funzionari dipendenti del beneficiario del contributo o di sue controllate o associate;
- MARKETING DIGITALE: realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera, promozione del sito attraverso strumenti quali search engine optimization (SEO), search engine marketing (SEM) o altre metodologie simili, compreso il monitoraggio e la reportistica dei risultati;
- CONSULENZA PER BUSINESS ON LINE: consulenza e assistenza tecnica per l’avvio e sviluppo di attività di promozione e commercializzazione on line B2B E B2C (consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme/marketplace/sistemi di smart payment internazionali). I costi di adesione alle piattaforme di e-commerce o ai marketplace, di acquisto domini o di acquisto di specifici software o applicazioni non rientrano fra i costi ammissibili;
- MATERIALE PROMOZIONALE: realizzazione di video, realizzazione di cataloghi, repertori, dépliant, altri materiali (anche digitali) redatti in lingua diversa dall’Italiano, per un valore massimo di 3.000 euro;
- FIERE INTERNAZIONALI: partecipazione a fiere all’estero o in Italia (con qualifica internazionale), svolte in presenza o in modalità virtuale.
- Nel caso di fiere in presenza sono ammessi i seguenti costi: affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti;
- Nel caso di fiere virtuali sono ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, accordi onerosi con media partner, spese di spedizione dei campionari;
- B2B ED EVENTI: adesione da parte del beneficiario a eventi promozionali, incontri di affari, B2B in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale (es. di eventi promozionali: forum, degustazioni, sfilate, esposizioni collettive in show room). Sono ammesse le spese di consulenza finalizzate alla realizzazione di incontri d’affari (B2B) e i costi per l’affitto di spazi per la loro organizzazione e realizzazione. Le voci di spesa ammissibili per B2B ed eventi sono le medesime elencate per le fiere internazionali;
- COSTI GENERALI: per la definizione e gestione del progetto, compresa la formazione del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di internazionalizzazione. Tale spesa è riconosciuta a un tasso forfettario del 7% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere da A a G;
- Esclusivamente per le aggregazioni (ATI/ATS e Reti di imprese) e per i Consorzi: COSTI DI PERSONALE per la gestione e il coordinamento del progetto. Tale spesa è riconosciuta a un tasso forfettario del 10% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere da A a G.
Per i progetti realizzati da richiedenti in forma singola, le spese per la partecipazione alle fiere sono ammissibili solo se beneficiario partecipa direttamente come espositore.
L’investimento complessivo minimo deve essere pari a:
- 30.000 euro per beneficiari in forma singola;
- 50.000 euro per le aggregazioni.
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese, fino a un massimo di:
- 60.000 euro per i partecipanti in forma singola;
- 150.000 euro per ATI/ATS, Reti e per i Consorzi.
Investimenti imprese turistiche
Dalle ore 10:00 del 6 giugno 2023 alle ore 23:00 del 5 settembre 2023 è possibile inviare la propria domanda per i contributi per le imprese turistiche. Possono fare domanda le micro, piccole e medie imprese (MPMI) in qualunque forma giuridica purché iscritte al REA – compresi quindi anche APS/ODV/Enti del terzo settore/Imprese sociali – con sede legale o unità operativa in Emilia-Romagna, che al momento della domanda:
- come GESTORI: esercitano, con regolare autorizzazione, una delle seguenti attività in immobili o aree di loro proprietà (gestore proprietario) o di proprietà di terzi (gestore non proprietario): attività ricettiva alberghiera (alberghi, residenze turistico alberghiere, condhotel) o attività ricettiva all’aria aperta (campeggi, villaggi turistici, marina resort);
- come PROPRIETARI NON GESTORI: sono proprietarie delle strutture:
- in cui sono svolte, in virtù di un contratto, le attività ricettive elencate al punto 1 (attività in essere al momento della domanda anche se momentaneamente sospesa per lavori);
- destinate all’esercizio di una delle attività ricettive elencate al punto 1 e che intendono affittare o dare in disponibilità a imprese o soggetti terzi (attività non in essere al momento della domanda, ma che dovrà essere effettivamente gestita ed aperta al pubblico al momento della rendicontazione).
Sono escluse tutte le imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, della pesca e dell’acquacoltura.
Le attività finanziate comprendono investimenti sul patrimonio immobiliare delle imprese turistiche, avviati a partire dall’01/01/2023 e da concludere entro il 31/12/2024.
Gli interventi ammessi sono quelli finalizzati a:
- Realizzazione di nuove strutture ricettive esclusivamente in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione (non è ammessa la realizzazione di nuove attività ricettive in immobili di nuova costruzione);
- Riqualificazione, ammodernamento, ampliamento delle strutture ricettive esistenti;
- Rinnovo delle attrezzature e degli arredi;
- Offerta di nuovi servizi alla clientela e/o loro miglioramento, tramite soluzioni innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.
Sono ammissibili le seguenti spese:
- Opere edili murarie e impiantistiche, finalizzate anche all’efficientamento energetico e idrico, comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori che non possono superare il 10% dei lavori complessivi compresi in questa voce;
- Acquisto di macchinari e attrezzature – anche nella forma del leasing – di finiture e arredi;
- Acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso, servizi di cloud computing (anche come canoni di abbonamento);
- Acquisizione di servizi di consulenza specializzata relativa agli interventi di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale eventualmente previsti nel progetto e/o finalizzata all’acquisizione di certificazioni, nel limite massimo del 20% della somma delle spese A + B + C;
- Costi generali per la definizione e gestione del progetto a un tasso forfettario fino al 5% della somma delle voci A + B + C + D.
Non sono ammissibili le spese relative all’acquisto di terreni.
L’investimento minimo complessivo deve essere di almeno 200.000 euro.
Il contributo a fondo perduto è pari a un massimo del 40% delle spese ammissibili e fino ad un massimo di 200.000 euro (riferito al proponente e non al singolo progetto presentato).
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