Quali sono i fondi del PNRR per l’internazionalizzazione?
La Missione 1 prevede circa un miliardo e mezzo di fondi del PNRR per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, al fine di favorire la diffusione del Made in Italy nel mondo. Per utilizzare queste risorse straordinarie, il Comitato Agevolazioni di SIMEST – società che ordinariamente, grazie al Fondo 394/81, eroga da tempo contributi e prestiti agevolati a imprese italiane operanti su mercati esteri – ha aperto fino al 3 maggio 2022 tre linee di finanziamento ad hoc, con “operatività in PNRR”. La chiusura delle domande, originariamente programmata per il 10 maggio, è stata anticipata al giorno 3, a seguito dell’esaurimento delle risorse PNRR.
Le tre linee di investimento si concentrano su investimenti a sostegno delle PMI italiane per favorirne lo sviluppo della competitività, in termini di innovazione e sostenibilità, e quindi migliorarne il posizionamento sui mercati internazionali, facendo leva sull’export.
Di seguito vediamo quali sono le tre misure per le quali è possibile inviare la propria domanda, evidenziandone i punti più importanti e ricordando che ciascuna impresa può presentare una sola domanda di agevolazione, alternativa tra la tre misure sotto descritte.
Modalità di invio della domanda
Tutte le domande che risultano “in bozza” dovranno essere inviate entro il 26 aprile 2022, altrimenti verranno eliminate. Dal 27 aprile ci sarà la possibilità di pre-compilare esclusivamente nuove domande. A partire dalle ore 13:00 del 2 maggio non sarà possibile acquisire una nuova posizione nella coda virtuale: la posizione acquisita e non utilizzata non potrà essere utilizzabile per la successiva fase di apertura del portale. Dalle ore 9:00 del 3 maggio si potrà acquisire una nuova posizione in coda. Tra il 26 aprile e il 2 maggio ci sarà quindi una sospensione per l’invio delle domande, che potranno però essere pre-compilate e inviate dalle ore 9:00 del 3 maggio, fino alle ore 12:00 del 10 maggio.
Fiere e mostre
I fondi finanziano la partecipazione a un singolo evento di carattere internazionale – tra fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema – per la promozione di beni o servizi prodotti in Italia o a marchio italiano.
Per beneficiare dei fondi le PMI, incluse Reti soggetto, devono aver depositato almeno un bilancio relativo ad un esercizio completo e avere sede legale in Italia. Devono inoltre soddisfare uno dei due seguenti requisiti:
- avere un fatturato rappresentato da almeno il 50% da produzione di beni e servizi prodotti in Italia anche se con marchio di proprietà estera;
- commercializzare, per una quota almeno pari al 50%, prodotti con marchio italiano anche se prodotti all’estero.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda per un singolo evento e le spese ammissibili sono le seguenti:
- spese digitali connesse alla partecipazione;
- spese per l’area espositiva;
- spese logistiche;
- spese promozionali;
- spese per consulenze connesse alla partecipazione.
La domanda deve prevedere almeno il 30% di spese digitali connesse al progetto, salvo nel caso in cui l’evento in questione riguardi tematiche ecologiche o digitali.
L’importo massimo del finanziamento è pari al minor valore tra 150.000 e il 15% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato.
La domanda di contributo deve essere presentata prima della data prevista per l’inizio della fiera/mostra.
Sviluppo del commercio elettronico
Il bando è dedicato a PMI, incluse Reti soggetto, con sede legale in Italia costituite in forma di società di capitali da almeno due esercizi, che hanno depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. Le PMI devono inoltre rispondere ad almeno uno dei seguenti requisiti:
- avere un fatturato rappresentato per almeno il 50% da produzione di beni e servizi in Italia anche se con marchio di proprietà estera;
- commercializzare, per una quota almeno pari al 50%, prodotti con marchio italiano anche se prodotti all’estero.
I finanziamenti sono a favore dello sviluppo di e-commerce per la commercializzazione all’estero di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.
Il programma deve riguardare la realizzazione o il miglioramento di soluzioni di e-commerce attraverso le seguenti modalità alternative:
- la creazione di una nuova piattaforma propria;
- il miglioramento di una piattaforma propria già esistente;
- accesso a un nuovo spazio o store di una piattaforma di terzi.
Le spese ammissibili sono:
- creazione e sviluppo di una piattaforma informatica o utilizzo di un marketplace;
- investimenti per la propria piattaforma o per il marketplace;
- spese promozionali e di formazione.
Transizione digitale ed ecologica
Il bando è aperto a PMI con sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali da almeno 2 esercizi e che abbiano depositato almeno 2 bilanci relativi a 2 esercizi completi. Inoltre, le imprese devono avere un fatturato estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato.
I costi ammissibili comprendono spese dedicate alla realizzazione di investimenti per:
- la transizione digitale, inclusi i beni 4.0, che devono corrispondere ad almeno il 50% del costo totale del progetto;
- la sostenibilità, ovvero spese direttamente connesse alla transizione ecologica, all’efficientamento energetico e così via dell’impresa richiedente;
- la competitività internazionale, ad esempio spese legate alla promozione dell’impresa all’estero o all’ottenimento di certificazioni internazionali.
L’importo massimo del finanziamento è stato alzato a 1 milione e la partecipazione è estesa anche alle MidCap.
Importo delle agevolazioni
A seconda della linea, l’importo massimo del finanziamento richiedibile varia tra 10.000 € e 1 milione.
Il finanziamento agevolato viene erogato da SIMEST a un tasso di interesse pari al 10% del tasso di interesse di riferimento.
Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 40% della spesa totale dell’intervento, se l’impresa ha una sede operativa attiva da almeno 6 mesi in una regione del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre per progetti localizzati nelle altre regioni può coprire solo fino al 25% delle spese.
Regimi delle agevolazioni
Per la parte di contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse ai sensi del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”. Invece, per la parte di finanziamento agevolato e di esenzione dalle garanzie, vengono concesse in Regime De Minimis.
Ultimo aggiornamento: 3 maggio 2022
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