Transizione ecologica per industria culturale e creativa
L’incentivo “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” (TOCC) promuove l’innovazione e l’eco-design inclusivo, nel settore degli organismi culturali e creativi, per orientare il loro pubblico verso comportamenti più responsabili in termini di ambiente e clima.
La misura, sostenuta dal Ministero della Cultura, ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro. TOCC fa parte della Missione 1 del PNRR, dedicata a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
È possibile presentare domanda per l’incentivo a partire dalle ore 12:00 dell’11 maggio 2023 e fino alle 18:00 del 12 luglio 2023. È prevista una valutazione a graduatoria.
Chi può presentare domanda?
Possono presentare domanda per l’incentivo TOCC i soggetti che operano nei settori culturali e creativi, con dimensione di micro e piccola impresa, costituiti al 31/12/2021 e appartenenti alle seguenti categorie:
- società di persone e società di capitali, incluse le cooperative;
- associazioni riconosciute e non riconosciute;
- fondazioni;
- organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
- enti del terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”.
Gli ambiti di attività dei beneficiari devono essere compresi tra i seguenti: musica; audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); moda; architettura e design; arti visive (inclusa fotografia); spettacolo dal vivo e festival; patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei); artigianato artistico; editoria, libri e letteratura.
I soggetti possono presentare domanda anche tramite progetti di rete composti da un minimo di 3 e un massimo di 5 soggetti.
Quali sono le attività finanziabili?
TOCC finanzia la realizzazione di progetti a supporto dei settori culturali e creativi, per attività o prodotti volti a contribuire all’innovazione ed eco-compatibili (basso impatto ambientale, efficienza energetica, riciclo di prodotti, ecc.), che possano coniugare design e sostenibilità.
Nello specifico, i progetti devono prevedere interventi finalizzati a:
- realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità;
- strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale;
- azioni di pianificazione strategica, organizzativa e operativa per la redazione e l’attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali, compresi programmi di efficienza energetica;
- realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica, finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente;
- realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’eco-design dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
– impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili nuovi di fabbrica;
– servizi specialistici, brevetti, licenze e marchi;
– opere murarie;
– spese di capitale circolante (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, ecc.)
I progetti devono essere realizzati e conclusi entro 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31/12/2025.
A quanto ammonta il contributo?
I progetti devono avere un importo massimo pari a 100.000 euro.
Il contributo, concesso in Regime de Minimis, è pari all’80% delle spese ammissibili e di importo massimo pari a 75.000 euro.
I beneficiari devono garantire la copertura finanziaria residua del progetto apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile (più IVA) non coperta dal contributo, purché non oggetto di precedenti agevolazioni.
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