La misure per le imprese nella bozza per la Legge di Bilancio 2023
Il 21 novembre scorso il Consiglio dei ministri si è riunito per approvare, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, la bozza di testo per la Legge di bilancio 2023 e il bilancio per il triennio 2023-2025.
Il valore delle misure proposte contenute nella manovra di bilancio ammonta a 35 miliardi di euro. La maggior parte delle misure, come si poteva immaginare, è destinata a contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione. Inoltre, sono previsti interventi di riduzione del cuneo fiscale, agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36, l’estensione della flat tax fino a 85.000 € – per autonomi e Partite Iva – e l’ampliamento delle misure per la detassazione dei premi ai dipendenti.
Secondo Piergiorgio Zuffi, Direttore Commerciale di Innova Finance, “in questa bozza non si parla di adeguati incentivi per le imprese. È un rammarico, perché le imprese dovrebbero essere il motore economico del Paese e quindi sostenere queste tipologie di investimento potrebbe un miglioramento nella vita di ciascuno di noi”. Di seguito verranno illustrate le misure di maggiore interesse contenute nella bozza di testo per la Legge di Bilancio 2023.
Misure contro il caro energia
Come prevedibile, il pacchetto di misure più sostanzioso, 21 miliardi di euro, contiene provvedimenti contro il caro energia e prevede per i primi tre mesi del 2023:
- il rifinanziamento, fino al 30 marzo 2023, del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%;
- il rifinanziamento, sempre fino al 30 marzo 2023, del credito d’imposta per le imprese energivore e gasivore, con aliquote che saliranno dal 40% al 45%.
Misure per l’occupazione
La Manovra prevede anche agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, o per la trasformazione di un contratto a termine in uno a tempo indeterminato, per le aziende che assumono donne e percettori del Reddito di Cittadinanza. È prevista anche una detassazione sui premi di produttività fino a 3 mila euro, con aliquota al 5%.
Misure di sostegno finanziario
Per le PMI è previsto il rifinanziamento, con 1 miliardo di euro, del Fondo di garanzia PMI e viene prorogato il bonus IPO, cioè il credito imposta per favorire la quotazione Pmi in borsa.
Per l’agricoltura è atteso un pacchetto di misure ad hoc, tra cui l’istituzione di un Fondo per la Sovranità Alimentare, al fine di valorizzare il cibo italiano di qualità e ridurre i costi di produzione, e un Fondo per l’innovazione in agricoltura da 75 milioni di euro.
Per gli operatori della logistica e dei trasporti, la Manovra 2023 è previsto che rifinanzi anche il Ferrobonus e il Marebonus.
Per il settore del turismo, potrebbe essere istituito un “Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo” da 5 milioni di euro per il 2023 e da 8 milioni di euro sia per l’anno 2024 che per il 2025.
Transizione 4.0
Il pacchetto per il piano Transizione 4.0 dovrebbe essere ridotto: infatti nella manovra, ad oggi, manca qualsiasi riferimento a un ritocco delle aliquote di agevolazione, che da gennaio 2023 resteranno quindi più che dimezzate, sia per gli investimenti in beni materiali che immateriali 4.0.
Nella bozza della Legge non sembra prevista nemmeno una proroga del credito d’imposta per la formazione 4.0.
Sembra confermata anche la cessazione del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali ordinari.
Altro grande assente il rifinanziamento della Nuova Sabatini per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.
Quali sono i prossimi step?
La Legge di Bilancio, prevista dall’art. 81 della Costituzione italiana, contiene il bilancio del Paese: il governo illustra in maniera dettagliata come e per cosa prevede di spendere i soldi pubblici nell’anno successivo e in che modo reperirà i fondi per le misure stabilite.
Adesso che la bozza è stata approvata dal Consiglio dei ministri, dovrà essere sottoposta anche all’esame da parte della Camera e del Senato. Dovrà essere definitivamente approvata entro il 31 dicembre 2022, per poi entrare in vigore dal 1° gennaio 2023.
Il testo del disegno di legge di bilancio 2023, che ha ottenuto la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato, è stato trasmesso al Parlamento e sul DDL è in programma venerdì 2 dicembre, alle ore 14, l’audizione del ministro Giorgetti presso le commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
“La speranza è che il lavoro delle Camere porti a una serie di correzioni al disegno di legge e che trovino maggiore spazio le istanze degli imprenditori italiani: serve certezza sul rifinanziamento della Nuova Sabatini – da tempo si attende anche l’attuazione del suo potenziamento per il Sud – e sui fondi che servirebbero per riaprire le ordinarie linee di finanziamento con cui Simest sostiene l’internazionalizzazione“, ha commentato Elena Udristioiu, Direttrice Finanziaria di Innova Finance.
“Dovrebbero essere agevolate di più le imprese turistiche per ammodernare il settore e sostenere – anche con forme innovative di partenariato – le aziende e le amministrazioni pubbliche che investono in efficientamento energetico ed energie rinnovabili. Le imprese attendono anche di sapere come e quando potranno sfruttare agevolazioni per conseguire la nuova certificazione sulla parità di genere“, ha concluso.
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