32 milioni di euro per valorizzare i titoli di proprietà industriale delle PMI
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato le agevolazioni che rendono operative le misure per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle PMI. La dotazione finanziaria complessiva è di 32 mln di euro, così suddivisa: 20 milioni per Brevetti+, 10 milioni per Disegni+ e 2 milioni per Marchi+.
Le imprese interessate potranno presentare domanda di contributo nelle seguenti date:
- 29 ottobre 2024 per Brevetti+ (valutazione a graduatoria)
- 12 novembre 2024 per Disegni+ (valutazione a sportello)
- 26 novembre 2024 per Marchi+ (valutazione a sportello)
Invitalia, come soggetto gestore della normativa, si occuperà per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dell’istruttoria delle domande relative a Brevetti +. Le misure Disegni+ e Marchi+, invece, saranno gestite direttamente da Unioncamere, l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Questo articolo approfondirà ciascuna delle misure citate.
Brevetti+
Chi sono i beneficiari?
All’agevolazione possono accedere micro, piccole e medie imprese (MPMI), con sede legale ed operativa in Italia, che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- Titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1° gennaio 2023, oppure titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia dopo il 1° gennaio 2023.
- Titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata dopo il 1° gennaio 2023, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che evidenzia per almeno due requisiti su tre – novità, attività inventiva, applicazione industriale – almeno una rivendicazione positiva;
- Titolari di un brevetto concesso dall’EPO e convalidato in Italia successivamente al 1° gennaio 2023;
- Titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata dopo il 1° gennaio 2023, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle agevolazioni Brevetti+ sui precedenti bandi.
Sono escluse le imprese che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura e della produzione primaria di prodotti agricoli.
Quali sono le attività finanziate?
Rientra nel progetto l’acquisto di servizi specialistici correlati e strettamente connessi alla valorizzazione economica di un brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo aziendale.
I servizi ammissibili, distinti per Macroaree e per sotto-servizi, sono:
A. Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione
- Studio di fattibilità;
- Progettazione produttiva;
- Studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo;
- Progettazione e realizzazione firmware esclusivamente per le macchine a controllo numerico finalizzate al ciclo produttivo;
- Analisi e definizione dell’architettura software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto, con esclusione della realizzazione del codice stesso;
- Test di produzione;
- Certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda.
B. Organizzazione e sviluppo
- Organizzazione dei processi produttivi;
- Analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali;
- Definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
C. Trasferimento tecnologico
- Predisposizione accordi di segretezza;
- Predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;
- Contratto di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università.
Il progetto deve basarsi su almeno due tipologie di servizi tra quelli di cui alle lettere A, B e C.
In particolare, deve essere previsto obbligatoriamente l’acquisto di almeno un servizio dalla macroarea A e l’importo complessivo richiesto per i servizi delle macroaree B e C non può superare il 40% del costo totale del progetto.
Quanto ammonta il contributo?
Il contributo in conto capitale, concesso in Regime De Minimis, è pari all’80% delle spese, fino ad un importo massimo di 140.000 euro.
L’intensità del contributo è elevata al:
- 85% dei costi ammissibili nel caso di imprese in possesso della Certificazione della parità di genere;
- 100% dei costi ammissibili nel caso di imprese che al momento della presentazione della domanda risultano contitolari – con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS) – della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato, ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.
Ciascun soggetto può presentare solo un progetto di valorizzazione relativo ad un unico brevetto.
Disegni +
Chi sono i beneficiari?
All’agevolazione possono accedere micro, piccole e medie imprese (MPMI), attive, con sede legale e operativa in Italia che alla data di presentazione della domanda siano titolari o contitolari di disegni/modelli in corso di validità, registrati a partire dal 1° gennaio 2022 e in ogni caso prima della presentazione della domanda.
Le imprese che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura non possono beneficiare dell’agevolazione.
Quali sono le attività finanziate?
La misura sostiene la valorizzazione di un disegno/modello singolo o di uno o più disegni/modelli appartenenti allo stesso deposito multiplo. Tali disegni/modelli devono essere registrati presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). In quest’ultimo caso, l’Italia deve essere inclusa tra i Paesi designati.
Il progetto deve prevedere l’acquisizione di servizi specialistici esterni finalizzati alla valorizzazione di un disegno/modello: tanto per la sua messa in produzione che per la sua promozione sul mercato.
Il contributo è destinato ai seguenti servizi:
- Realizzazione dei prototipi (fino a 13.000 euro);
- Realizzazione di stampi (fino a 35.000 euro);
- Consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del prodotto/disegno e per l’utilizzo di materiali innovativi (fino a 10.000 euro);
- Consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale (fino a 5.000 euro);
- Consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi di mercato, progettazione layout grafici e testi per materiali di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello (fino a 8.000 euro);
- Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti) e/o per accordi di licenza (effettivamente sottoscritti) o per accordi di distribuzione dei prodotti relativi al disegno/modello registrato (fino a 2.500 euro).
Come funziona il contributo?
L’agevolazione è contributo in conto capitale, concesso in Regime De Minimis, pari a un massimo dell’80% delle spese ammissibili, fino a un importo di 60.000 euro, e nel rispetto degli importi massimi citati sopra.
Il disegno/modello può essere oggetto di una sola domanda di agevolazione e non deve essere già stato agevolato dai bandi Disegni+2, Disegni+3, Disegni+4, Disegni+2021, Disegni+2022 e Disegni+2023. Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Marchi+
Chi sono i beneficiari?
All’agevolazione possono accedere micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale e operativa sul territorio Nazionale.
Quali sono le attività finanziate?
La misura agevolativa sostiene l’acquisto di servizi specialistici, inerenti alle seguenti misure, per la:
Misura A – Registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale). Le imprese devono essere titolari del marchio e devono aver:
- Effettuato, a decorrere dal 1° gennaio 2021, il deposito della domanda di registrazione presso EUIPO del marchio e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito;
- Ottenuto la registrazione, presso EUIPO, del marchio dell’Unione europea prima della presentazione della domanda.
Misura B – Registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la proprietà intellettuale). Le imprese devono essere titolari del marchio e devono aver:
- Effettuato, a decorrere dal 1° gennaio 2021, almeno una delle seguenti attività:
- Deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione europea registrato presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
- Deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
- Deposito della domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione.
- Aver ottenuto la pubblicazione della domanda di registrazione sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) del marchio.
Tra le spese ammissibili sono incluse: progettazione della rappresentazione, assistenza per la compilazione della domanda di marchio dell’Unione europea o internazionale, verifica dell’eventuale esistenza di marchi identici o simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, assistenza legale per azioni di tutela del marchio e tasse di deposito presso EUIPO, UIBM e OMPI.
Quanto ammonta il contributo?
Il contributo in conto capitale e concesso in Regime De Minimis, è pari a:
- Misura A: 80% delle spese ammissibili, per un massimo di 6.000 euro per marchio. L’intensità dell’agevolazione è elevata all’85% per le imprese che, al 31 dicembre 2023, siano in possesso della Certificazione di parità di genere.
- Misura B: 90% delle spese ammissibili per un massimo di 9.000 euro per marchio. L’intensità dell’agevolazione è elevata al 95% per le imprese che, al 31 dicembre 2023, siano in possesso della Certificazione di parità di genere.
Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione, sia per la misura A che per la misura B, fino al raggiungimento di un valore complessivo massimo di 25.000 euro. Per uno stesso marchio è possibile presentare un’unica domanda.
Per quanto riguarda la retroattività, sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2021.
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