#insideinnova
KRISTINA
NASKA
Back Office
Potresti raccontarci brevemente il tuo percorso professionale e spiegarci meglio il tuo ruolo all'interno del back office?
Ho terminato gli studi superiori in Albania e, a 18 anni, mi sono trasferita a Bologna, dove ho conseguito la laurea triennale in Consulente del lavoro e successivamente un master in Diritto del lavoro. Inizialmente, ho lavorato presso studi professionali nel mio settore e, in seguito, in alcune aziende, occupandomi di amministrazione, contabilità, back office e commerciale. Un anno fa, mi è stata offerta la posizione di back office presso Innova Finance. Essendo un ufficio tecnico, probabilmente non avevo tutte le competenze specifiche del settore, ma l’azienda ha creduto in me e ora sono qui.
Mi occupo della raccolta dei documenti per la Transizione 4.0, gestisco la comunicazione sul sito del GSE e collaboro con l’ufficio di finanza agevolata. Il lavoro è molto stimolante, soprattutto quando arrivano nuove sfide. In quei momenti bisogna mettersi in gioco, informarsi e studiare. Naturalmente, c’è anche una parte di lavoro quotidiano, la routine.
Una cosa che trovo particolarmente stimolante è che non ho mai perso il contatto diretto con i clienti. Ora che ho raggiunto un anno di esperienza in questo ruolo, posso dire che, grazie al supporto del mio responsabile e del mio team, sono diventata molto autonoma e sto raggiungendo un livello di professionalità più elevato. Questo mi dà grande soddisfazione.
Quali sono le sfide principali e come le affronti?
Il lavoro che svolgiamo in back office è caratterizzato da scadenze quotidiane e questo rappresenta una sfida. Dobbiamo essere molto rapidi. Se io rallento, inevitabilmente rallenta sia il lavoro dei colleghi dell’ufficio tecnico sia quello dei colleghi di finanza agevolata. La sfida principale è rispettare le scadenze e ogni tanto lo stress si fa sentire.
Per me, l’organizzazione è fondamentale: credo che sia la chiave per evitare lo stress e affrontare il lavoro con maggiore facilità. Ogni mattina apro la mia agenda, che mi è stata regalata da Innova Finance, il mio salvagente, e individuo le attività principali da svolgere. Questo mi aiuta a pianificare la giornata, perché tengo sempre ben presente il mio obiettivo e sono soddisfatta quando riesco a completare la mia lista di attività. Lavorando in questo modo, con serenità, ho ben chiari gli obiettivi e i tempi per raggiungerli. Inoltre, una chiacchierata o un caffè con i colleghi mi aiuta a staccare la mente per un attimo.
Puoi condividere un esempio di un corso o una formazione che hai trovato particolarmente utile?
Recentemente, abbiamo seguito un corso di Excel. È stata una delle richieste che ho fatto al mio responsabile durante un incontro di feedback, perché Excel è uno strumento che utilizziamo spesso, ma non sempre al meglio delle sue potenzialità. Spesso tralasciamo alcune funzionalità più tecniche. Questo corso mi ha dato la possibilità di approfondirlo e di svolgere il lavoro in modo più rapido, imparando formule utili e scorciatoie che facilitano il lavoro. L’ho apprezzato moltissimo. Spero di poter partecipare anche alla seconda parte del corso.
C'è qualcosa della cultura aziendale che ritieni unico rispetto ad altre aziende in cui hai lavorato?
Ho apprezzato molto l’iniziativa della “scatola dell’ascolto”. Non l’avevo mai vista nelle altre aziende in cui ho lavorato e la trovo uno strumento molto immediato. Considerando che siamo un gruppo numeroso e in continua crescita, capita spesso di avere bisogno di esprimersi, ma a volte le vie di comunicazione possono essere complicate, oppure si può avere timore di esporsi. Mi è piaciuta l’idea di introdurre questa scatola fisica per abbattere le barriere: è un gesto semplice ma significativo, che trasmette un messaggio chiaro, ovvero “ti ascolto”.
Qualcos'altro che vorresti condividere riguardo alla tua esperienza in azienda?
In questo periodo, durante il quale abbiamo avviato una nuova attività come gruppo, ho notato un aspetto molto importante per il team: la condivisione delle conoscenze. Emergono nuove situazioni e casistiche diverse, e ho osservato che, grazie a questo scambio, siamo diventati tutti più competenti e competitivi. Questo si è tradotto, alla fine, in un servizio migliore offerto ai clienti.
Mi piacerebbe che questa pratica di condivisione non rimanesse limitata al mio team, ma che si estendesse a tutta l’azienda.