L’esperta risponde: intervista con Laura Lo Vetere
Il conflitto tra Federazione Russa e Ucraina sta avendo ripercussioni significative sulle attività imprenditoriali, che subiscono rincari nel costo delle materie prime e delle forniture. Il tutto è amplificato dai due anni precedenti di pandemia, che avevano già portato numerose difficoltà.
A causa dei rincari e del caro-bolletta si stima che 120 mila imprese italiane siano a rischio, motivo per cui è fondamentale destreggiarsi tra i crediti d’imposta vigenti, in modo tale da poter beneficiare delle agevolazioni a disposizione. Ma quali sono? E come poterne usufruire? Ne parla Laura Lo Vetere, Project Manager dell’Area Ricerca e Sviluppo di Innova Finance.
A chi spettano le agevolazioni?
Sono attualmente attive quattro misure agevolative. Per usufruirne, in linea di massima, è necessario verificare che l’incremento della spesa di energia o gas sia superiore del 30% rispetto a un determinato trimestre in cui si è consumata energia e in cui si sono sostenuti i costi per acquistarla.
Ciò che è emerso dall’analisi della documentazione di alcune aziende condotta da Innova Finance è che, nella maggior parte dei casi, l’incremento dei costi si è rivelato superiore del 250%.
La platea di potenziali beneficiari delle agevolazioni in questo caso è molto ampia. Per quanto riguarda l’energia elettrica sono disponibili le seguenti misure:
- “credito d’imposta a favore delle imprese energivore” per il primo, secondo e terzo trimestre del 2022, nonché per i mesi di ottobre e novembre 2022;
- “credito d’imposta a favore delle imprese non energivore” per il secondo e terzo trimestre del 2022 e per i mesi di ottobre e novembre 2022, valido per tutte le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 KW.
Mentre, per l’acquisto di gas naturale, è valida la ripartizione tra:
- “credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo gas naturale”, applicabile al primo, secondo e terzo trimestre 2022, nonché ai mesi di ottobre e novembre 2022;
- “credito d’imposta a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo gas naturale”, applicabile ai consumi del secondo e terzo trimestre 2022.
In che cosa consiste l’agevolazione?
Il beneficio si calcola valutando la spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica e applicando una percentuale che va dal 15% al 25% in base al trimestre e al tipo di normativa. Pertanto, è possibile calcolare il credito tramite la visura e le bollette. È fondamentale fare attenzione al fatto che i consumi siano effettivi e che non siano subentrate variazioni normative. Per esempio, con il Decreto Aiuti di luglio (DL 20/2022), poi abrogato con il cosiddetto Decreto Semplificazioni di agosto (DL 73/2022), era stato introdotto il vincolo “de minimis”, in base al quale l’importo totale massimo degli aiuti di questo tipo ottenuti da un’impresa non può superare, nell’arco di 3 anni, i 200.000 euro.
È recente l’aggiornamento apportato dal Decreto Aiuti bis (DL 115/2022) che prevede un’estensione dei crediti al terzo trimestre 2022 (spese sostenute a luglio, agosto e settembre) confermando l’intensità già prevista per il secondo trimestre, ossia:
- credito d’imposta imprese energivore: credito del 25% dei costi sostenuti nel terzo trimestre 2022 per la componente energetica;
- credito d’imposta imprese gasivore: credito del 25% dei costi sostenuti nel terzo trimestre 2022 per l’acquisto del gas naturale;
- credito d’imposta energia elettrica: credito del 15% dei costi sostenuti nel terzo trimestre 2022 per la componente energia;
- credito d’imposta gas naturale: credito del 25% dei costi sostenuti nel terzo trimestre 2022 per la componente di gas naturale.
Quali sono gli aspetti ai quali prestare maggiore attenzione?
Sicuramente sono due gli aspetti più rilevanti da monitorare. In fase di calcolo, a ognuno dei crediti sopra citati corrisponde un trimestre di riferimento rispetto al quale verificare l’aumento dei costi della bolletta. Il secondo aspetto riguarda le tempistiche di utilizzo: tutti questi crediti vanno utilizzati in compensazione entro il 31 dicembre 2022, quindi meglio muoversi per tempo.
Articoli correlati
Nella savana della ricapitalizzazione delle PMI
Combattere un equilibrio disfunzionale per raggiungere un equilibrio più fiorente serve sia in natura sia nella propria...
Cosa sappiamo sulla Legge di Bilancio 2023
Una panoramica sulla bozza di testo per la Legge di Bilancio 2023.