È online il servizio di consultazione e iscrizione all’Albo dei certificatori del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica.
Il decreto direttoriale che fisserà le modalità di iscrizione sarà pubblicato solo successivamente.
L’apertura della piattaforma avviene in ritardo rispetto alle tempistiche inizialmente previste e dettate dal DPCM del 15/09/2023, pubblicato in GU 258 del 04/11/2023).
Il ritardo è dovuto alle tempistiche che si sono rese necessarie per lo sviluppo interno della piattaforma dedicata insieme alla mancanza di un organico adeguato dedicato.
I soggetti, che si sostanziano in professionisti, imprese, Università e Centri di Ricerca, che sono in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, potranno quindi procedere con la pre-iscrizione all’Albo dei certificatori.
Ricordiamo che i requisiti richiesti per l’scrizione sono molto stringenti:
Le persone fisiche e le imprese, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di iscrizione, devono aver presentato, valutato o rendicontato almeno 15 progetti collegati all’erogazione di contributi o altre sovvenzioni relative ad attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Possono essere considerate anche le certificazioni dei crediti di imposta. Oltre alla verifica dell’idoneità del titolo di laurea, il certificatore dovrà dichiarare di possedere competenze approfondite in determinate aree, in modo che le aziende possano decidere a quale professionista rivolgersi.
Nell’arco dei 90 giorni successivi all’invio della richiesta è prevista la validazione e conferma dell’iscrizione di tutti i soggetti che potranno rilasciare le certificazioni delle attività di ricerca, innovazione e design che sono state svolte.
Per rilasciare le certificazioni, i soggetti abilitati dovranno però attendere la pubblicazione delle linee guida, che disciplineranno i criteri da adottare per la valutazione delle attività svolte nei progetti di ricerca, innovazione e design, insieme ai contenuti che essa dovrà prevedere. Le Linee Guida saranno pubblicate tra fine aprile e maggio.
La certificazione rilasciata dai soggetti abilitati esplica effetti rilevanti nei confronti dell’amministrazione finanziaria in relazione alla sola qualificazione delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione, validando il percorso condotto e non il risultato ottenuto.
L’Agenzia delle Entrate ha già anticipato che la certificazione rilasciata da un soggetto iscritto all’albo e quindi la qualificazione delle attività non esclude la possibilità di contestare l’eleggibilità di una spesa (quantificazione delle spese e del credito).
Il certificatore dovrà essere un soggetto indipendente rispetto all’impresa, come previsto codice degli appalti, ovvero non devono sussistere ad esempio relazioni finanziarie e relazioni d’affari.
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