Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord Italia
Sono operativi gli sportelli dedicati ai nuovi bandi promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, finalizzati a sostenere la nascita di iniziative imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo.
Il programma Resto al Sud 2.0, con una dotazione finanziaria di 345,4 milioni di euro, è rivolto ai giovani residenti nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per le regioni del Centro e del Nord Italia — Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche — è invece attivo il bando Autoimpiego Centro-Nord, con una dotazione di 219,6 milioni di euro.
Le misure si inseriscono all’interno del Decreto Coesione, che prevede un ampio pacchetto di interventi per favorire l’autoimpiego e la creazione di nuove imprese.
Beneficiari
Entrambi i bandi sono destinati a giovani under 35 che intendono avviare una nuova iniziativa economica. Le iniziative devono essere ancora inattive al momento della presentazione della domanda e avviate nel mese precedente la stessa data.
Le agevolazioni possono finanziare le seguenti tipologie di attività:
- Lavoro autonomo, con apertura di partita IVA
- Impresa individuale, iscritta al Registro delle Imprese
- Impresa in forma societaria
- Attività libero-professionali, anche in forma associata tra professionisti
Possono presentare domanda i giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti, in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti alla data di avvio dell’iniziativa economica:
- trovarsi in una condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione
- essere disoccupati aderenti al programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori)
- essere inoccupati, inattivi o disoccupati ai sensi delle seguenti definizioni:
Disoccupati: giovani che hanno presentato una Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID), non svolgono attività lavorativa e non sono titolari di partita IVA attiva, oppure hanno un reddito da lavoro (dipendente o autonomo) pari o inferiore alle soglie di detrazione previste e non risultano soci o amministratori di imprese attive iscritte al Registro delle Imprese.
Inattivi: giovani che non svolgono attività lavorativa, non sono titolari di partita IVA attiva e non fanno parte, come soci o amministratori, di società iscritte e attive al Registro delle Imprese.
Inoccupati: giovani che non svolgono attività lavorativa o che percepiscono un reddito annuo inferiore a 8.000 euro (per lavoro subordinato o parasubordinato) o inferiore a 4.800 euro (per lavoro autonomo).
Sono escluse dalle agevolazioni le imprese operanti nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.
Attività finanziate
Le agevolazioni previste dai bandi Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord coprono diverse tipologie di interventi a supporto dell’avvio e dello sviluppo di nuove iniziative economiche, articolate in tre principali ambiti:
A. Formazione e accompagnamento (opzionale)
Ogni beneficiario può accedere a percorsi formativi e di accompagnamento personalizzati, finalizzati alla progettazione preliminare e all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali o libero-professionali.
La partecipazione alla formazione non dà diritto a un contributo economico diretto, ma i risultati conseguiti concorrono all’attribuzione di un punteggio premiale in fase di valutazione.
B. Servizi di tutoring (obbligatori)
Servizi obbligatori pensati per assicurare la corretta gestione delle agevolazioni e favorire lo sviluppo delle competenze organizzative e gestionali.
Comprendono:
B.1 Tutoring tecnico, volto a fornire supporto operativo nella realizzazione del progetto – fino a 4.000 euro a fondo perduto
B.2 Tutoring gestionale, dedicato al rafforzamento delle competenze amministrative e manageriali – fino a 1.000 euro a fondo perduto
C. Investimenti
Le agevolazioni per gli investimenti sono concesse sotto forma di contributo in conto capitale, secondo due modalità:
C.1 – Contributo in forma di voucher
Copertura fino al 100% dell’investimento, per: macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica; programmi informatici e servizi ICT; immobilizzazioni immateriali; consulenze tecnico-specialistiche.
Importi massimi:
- Fino a 40.000 euro, elevabili a 50.000 euro per investimenti in beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali o sostenibili (Regioni del Sud)
- Fino a 30.000 euro, elevabili a 40.000 euro per le stesse tipologie di investimento (Regioni del Centro-Nord)
C.2 – Contributo a fondo perduto per programmi di investimento
Copre tutte le spese ammissibili del punto C.1, oltre a opere edili per interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria.
Percentuali di copertura:
- Fino al 75% per progetti fino a 120.000 euro
- Fino al 70% per progetti tra 120.000 e 200.000 euro (Regioni del Sud)
- Fino al 60% per progetti tra 120.000 e 200.000 euro (Regioni del Centro-Nord)
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