Fondo perduto per l’efficientamento energetico da fonti rinnovabili
L’incentivo finanzia interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
In attesa di conoscere le date di apertura dello sportello, abbiamo raccolto le informazioni principali relative alla misura. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto MASE (25/12/2025) saranno approvate le regole applicative e verrà aggiornata la piattaforma per l’invio delle richieste di accesso all’incentivo.
Chi sono i beneficiari?
Ogni “soggetto responsabile” presenta domanda con due modalità alternative:
- accesso diretto, la richiesta deve essere presentata entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento;
- prenotazione (per le amministrazioni pubbliche), trasmettono al GSE una scheda-domanda a preventivo, solo al verificarsi di alcune condizioni specifiche.
Possono fare domanda i seguenti soggetti, in base alla tipologia di intervento.
TITOLO II
a. Le amministrazioni pubbliche, i loro consorzi o associazioni per qualsiasi fine istituiti, gli enti pubblici economici e le autorità di sistema portuale, compresi gli ex IPAB, nonché le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, le società in house, i concessionari che gestiscono servizi pubblici utilizzando immobili di enti territoriali o locali, le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali. Sono assimilati alle amministrazioni pubbliche gli Enti del terzo settore che non svolgono attività di carattere economico.
b. Tutti i soggetti privati, esclusivamente per interventi eseguiti su edifici appartenenti all’ambito terziario (edifici e unità immobiliari di categoria catastale A/10, gruppo B, gruppo C ad esclusione di C/6 e C/7, gruppo D ad esclusione di D9, gruppo E ad esclusione di E2, E4,E6 – es. uffici, negozi, ristoranti, alberghi etc.).
TITOLO III
a. Le amministrazioni pubbliche, definite come sopra. Sono assimilati alle amministrazioni pubbliche gli Enti del terzo settore inclusi nel Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS).
b. Tutti i soggetti privati, per interventi eseguiti su edifici appartenenti all’ambito terziario (come sopra definito) e per interventi eseguiti su edifici appartenenti all’ambito residenziale (edifici o unità immobiliari di categoria catastale appartenenti al gruppo A, ad esclusione della classe A/8, A/9 e A/10 – es. case, abitazioni rurali, condomini etc.).
Quali attività sono finanziate?
La tipologia TITOLO II comprende interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici. In entrambi i casi sono ammessi interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti al 25/12/2025, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione. Tra gli interventi finanziati ci sono: isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato; sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato; installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni.
Mentre, per la tipologia TITOLO III sono previsti interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Sono ammessi interventi in edifici esistenti al 25/12/2025, in parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione. Le attività finanziate includono, a titolo esemplificativo: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale; sostituzione di scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore; interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti.
Cosa prevede l’agevolazione?
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto pari a un massimo del 65% delle spese sostenute.
Per gli interventi realizzati su edifici di comuni con popolazione fino 15.000 abitanti e da essi utilizzati, nonché per gli interventi realizzati su gli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del Servizio sanitario nazionale, appartenenti a qualunque categoria catastale, l’incentivo è pari al 100% delle spese ammissibili.
Le spese per l’esecuzione della diagnosi e la redazione dell’attestato di prestazione energetica sono agevolate:
- nella misura del 100%, se sostenute dall’amministrazione pubblica o dalla ESCO che esegue l’intervento per suo conto;
- nella misura del 50%, se sostenute dai soggetti privati, nonché dalle cooperative di abitanti e dalle cooperative sociali.
Per approfondire la misura e ricevere tutte le informazioni utili su come ottenere il contributo, compila il modulo di contatto in fondo alla pagina⬇️
Articoli correlati
Un futuro digitale, inclusivo e verde: il PNRR
Le risorse a disposizione delle imprese rappresentano un’occasione imperdibile.