Un’opportunità per trasformare gli scarti edilizi in nuove risorse
La Regione Lombardia ha lanciato il bando Ri.circo.lo C&D dedicato all’economia circolare nel settore delle costruzioni e demolizioni.
L’iniziativa punta a sostenere progetti che prevedano il riutilizzo degli scarti di un processo produttivo come materia prima per un altro, e a promuovere la prevenzione nella produzione dei rifiuti, il riciclaggio e la valorizzazione dei materiali nelle filiere della costruzione, demolizione e bonifica di siti contaminati. Il bando si rivolge anche a tipologie di prodotti e materiali appartenenti a queste filiere, diverse dai cosiddetti rifiuti inerti.
Sarà possibile presentare domanda di finanziamento dal 30 settembre al 7 novembre 2025, con una valutazione a graduatoria dei progetti proposti.
Beneficiari
Il bando è rivolto a piccole e medie imprese, incluse startup e piccole imprese innovative, che operino in forma singola o aggregata e abbiano almeno una sede operativa in Lombardia.
Nel caso di progetti presentati in forma aggregata, possono partecipare anche soggetti diversi dalle piccole imprese, a condizione che non beneficino in alcun modo del contributo.
Gli interventi dovranno essere realizzati in una o più sedi operative attive sul territorio lombardo al momento della presentazione della domanda, oppure attivate entro la richiesta di erogazione del saldo.
Interventi finanziati
- Riduzione e riutilizzo degli scarti o sfridi di lavorazione attraverso modifiche alle linee produttive;
- Valorizzazione dei residui di produzione, anche in ottica di simbiosi industriale come sottoprodotti;
- Introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti provenienti dalla stessa o da altre filiere;
- Riutilizzo dei prodotti e allungamento del loro ciclo di vita, ad esempio tramite logistica inversa o trasformazione del prodotto in servizio;
- Produzione con minor impiego di materie prime o con utilizzo di materiali provenienti da processi di “end of waste”;
- Riprogettazione dei prodotti e adeguamento delle linee produttive per migliorarne il fine vita, anche mediante materiali alternativi;
- Sviluppo di progetti innovativi, trasferibili e scalabili, per la raccolta di frazioni omogenee di rifiuti, comprese soluzioni per la demolizione selettiva e l’ottimizzazione dei processi di preparazione al riutilizzo o riciclaggio;
- Sviluppo di progetti innovativi, trasferibili e scalabili, per la produzione di nuovi prodotti “end of waste” a partire da rifiuti raccolti e selezionati.
Progetti ammissibili
Sono ammissibili i progetti relativi allo sviluppo e alla fabbricazione di tecnologie a partire dalla fase in cui sia stata dimostrata la loro fattibilità, fino alla produzione su scala commerciale, comprendendo anche il perfezionamento dei prototipi e/o la garanzia che le tecnologie soddisfino norme rigorose in materia di prestazioni e scalabilità (TRL pari ad almeno 6).
Gli ambiti di intervento possono riguardare tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della produzione di materiali per l’edilizia e del recupero dei rifiuti da costruzione, demolizione e bonifica di siti contaminati, in particolare: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.
Spese ammissibili
- Acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali, compreso il revamping dei macchinari esistenti (almeno il 30% del totale delle spese);
- Acquisto di hardware, anche usato, purché strettamente connesso al progetto (esclusi smartphone, tablet e cellulari);
- Acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud o SaaS e simili (fino a un massimo del 5% del totale delle spese);
- Registrazione o acquisizione di marchi, brevetti, licenze di produzione, certificazioni di qualità e certificazioni tecniche, ed eventuale registrazione REACH;
- Opere edili, murarie e impiantistiche e relative spese di progettazione e direzione lavori (nel limite del 25% del totale delle spese);
- Spese generali (solo in Regime De Minimis e art. 47 GBER), determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti numeri 1, 2, 3, 4 e 5.
Tipo di contributo
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto così modulato:
- Spesa minima ammissibile: almeno 50.000 euro
- Contributo in conto capitale, concesso in Regime De Minimis o in Regime di Esenzione (art. 17 o 47 GBER), a scelta del beneficiario:
Art. 47: Aiuti agli investimenti per l’uso efficiente delle risorse e per il sostegno alla transizione verso un’economia circolare
Art. 17: Aiuti agli investimenti a favore delle PMI
Il contributo è cumulabile, anche in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, con altre agevolazioni qualificabili come aiuti di Stato, nonché con misure generali che non si qualificano come aiuti di Stato.
Per approfondire il bando, richiedi una consulenza ad hoc compilando il modulo di contatto in fondo alla pagina
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