Oltre 20 milioni di euro per sostenere la transizione energetica del sistema produttivo regionale
La Regione Marche ha stanziato oltre 20 milioni di euro a supporto delle imprese che investono nell’efficienza energetica. Il bando finanzia interventi sugli edifici produttivi e sui processi industriali finalizzati alla riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas serra.
Le domande per il contributo possono essere presentate dal 23 al 25 luglio 2025 e saranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo (procedura a sportello).
Beneficiari
Il bando è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione (micro, piccole, medie e grandi), iscritte e attive da almeno due anni nel Registro delle imprese, con sede legale e operativa nelle Marche. È richiesta l’attività prevalente o secondaria in uno dei seguenti codici ATECO 2025: B, C, D, E, F, G, H, I, N, S, R (limitatamente ai codici 87 e 88).
Possono partecipare anche le imprese che non hanno ancora una sede operativa nelle Marche, a condizione che si impegnino ad attivarla prima dell’erogazione del primo pagamento.
Attività finanziate
Interventi obbligatori ammissibili
a. Efficientamento energetico del processo produttivo, tra cui:
- Sostituzione di macchinari, impianti e linee produttive con soluzioni ad elevata efficienza energetica, anche tramite l’applicazione di nuove tecnologie.
- Installazione di impianti di cogenerazione, trigenerazione, sistemi ausiliari alla produzione e soluzioni per il recupero di energia dispersa.
b. Installazione di impianti da fonti rinnovabili per la produzione e distribuzione di energia termica e/o elettrica, esclusivamente per autoconsumo.
Sono ammissibili anche interventi di rifacimento, ricostruzione o potenziamento di impianti esistenti (entrati in esercizio prima del 2014), a condizione che migliorino la potenza e/o l’efficienza.
Gli impianti devono essere dimensionati in base ai fabbisogni energetici annuali dell’impresa, rilevati tramite diagnosi energetica e bollette.
Per gli impianti fotovoltaici, è obbligatoria l’integrazione con sistemi di accumulo, salvo si dimostri un autoconsumo pari ad almeno il 70% dell’energia prodotta.
Interventi facoltativi ammissibili
Possono essere finanziati anche interventi complementari, volti a potenziare l’efficienza complessiva dell’impresa, tra cui:
c. Riqualificazione energetica degli edifici produttivi, compresa la sostituzione di impianti termici ed elettrici
d. Sistemi innovativi di accumulo di energia elettrica o termica
e. Ammodernamento delle cabine elettriche e installazione di gruppi di continuità
f. Sistemi di monitoraggio e gestione intelligente dei consumi energetici
Gli interventi devono essere individuati sulla base di una diagnosi energetica oppure di una certificazione ISO 50001.
Spese ammissibili
Il bando copre le spese legate alla realizzazione degli interventi, tra cui:
- Investimenti materiali: fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi e componenti necessari alla realizzazione del progetto.
- Sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia: inclusi software e hardware per il controllo dei consumi.
- Opere edili e impiantistiche strettamente funzionali agli interventi ammissibili.
- Rimozione e sostituzione di coperture in amianto.
- Spese tecniche (diagnosi energetica, certificazioni ISO 50001, progettazione, direzione lavori), fino al 10% del costo complessivo dell’investimento.
Modalità di finanziamento
Il contributo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili, con una combinazione di:
- Contributo a fondo perduto
- Finanziamento a tasso zero, erogato tramite il Fondo Credito Energia
La ripartizione tra fondo perduto e finanziamento agevolato varia in base alla dimensione dell’impresa. Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) possono beneficiare delle agevolazioni che variano dal 60% al 100%, mentre per le grandi imprese (GI) le percentuali di contributo sono comprese tra il 40% e il 70%.
La durata del finanziamento è compresa tra 5 e 7 anni, con un periodo di preammortamento massimo fino all’erogazione del saldo.
Il contributo massimo è pari a 300.000 euro per un investimento minimo pari a 50.000 euro.
L’agevolazione è concessa in Regime De Minimis.
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