Fondo perduto fino al 40% per le Comunità Energetiche Rinnovabili
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili possono usufruire di un contributo in conto capitale, concesso con risorse del PNRR, per finanziare la realizzazione di nuovi impianti – o potenziamento di impianti esistenti – a energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il bando è attivo, con valutazione a sportello, fino al 30 novembre 2025. Le domande potranno essere presentate esclusivamente online tramite il Portale del GSE, dalle ore 15:00 del 21 luglio 2025 fino alle ore 18:00 del 30 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili (2,2 miliardi di euro). Eventuali chiusure anticipate saranno comunicate sul sito del GSE.
L’agevolazione è un fondo perduto fino al 40% dei costi di realizzazione degli impianti.
Chi sono i beneficiari?
Possono presentare domanda i seguenti soggetti di Comuni italiani con meno di 50.000 abitanti:
A. Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): sistemi basati sulla condivisione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili realizzati da clienti finali;
B. Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili: sistemi realizzati da gruppi di auto-consumatori che agiscono collettivamente.
L’invio della domanda deve essere fatto dal beneficiario, cioè dal soggetto dotato di autonomia patrimoniale, che sostiene l’investimento per la realizzazione o per il potenziamento dell’impianto. Nel caso di una CER, il beneficiario è la medesima CER o un produttore e/o cliente finale socio/membro della CER. Mentre, nel caso di un Gruppo di autoconsumatori, il beneficiario è il legale rappresentante dell’edificio o condominio o un produttore/cliente finale che fa parte del gruppo.
Alla data di domanda, i beneficiari devono già:
- aver costituito formalmente la CER o il Sistema di autoconsumo collettivo (es. disporre dello Statuto e dell’Atto costitutivo della CER, che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali che la comunità può realizzare);
- aver individuato l’area in cui intendono realizzare gli impianti a energia rinnovabile per poi connetterli a una stessa cabina primaria del sistema elettrico.
Quali attività vengono finanziate?
Il contributo finanzia la realizzazione di nuovi impianti – o potenziamento di impianti esistenti – a energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, biomasse, etc.), inseriti all’interno delle configurazioni di cui alle lettere A e B.
La potenza nominale massima dei singoli impianti – o dell’intervento di potenziamento – non può superare 1 Megawatt.
Le spese ammissibili sono:
- Realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (es. componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica);
- Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- Acquisto e installazione di macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- Opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- Connessione alla rete elettrica nazionale;
- Studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari, incluse le spese necessarie alla costituzione delle configurazioni;
- Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
- Direzioni lavori e sicurezza;
- Collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, di consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
Il costo di investimento massimo è il seguente:
- 1.500 euro per KW per impianti fino a 20 kW;
- 1.200 euro per kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 euro per kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 euro per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 1.000 kW.
Quali sono le modalità di erogazione del contributo?
L’erogazione del contributo avviene con le seguenti modalità, in funzione della potenza dell’impianto:
- Per impianti di Potenza ≤ 200 kW
Opzione 1: anticipo fino al 30% del contributo con garanzia + saldo della quota residua;
Opzione 2: saldo del 100% del contributo al completamento dei lavori sulla base rendicontazione finale.
- Per impianti di 200 kW < Potenza ≤ 1000 kW
Opzione 1: anticipo fino al 30% del contributo + saldo della quota residua;
Opzione 2: erogazione del 40% del contributo (quota intermedia a fronte di un 40% di spese sostenute) + saldo della quota rimanente del contributo;
Opzione 3: saldo del 100% del contributo al completamento dei lavori sulla base rendicontazione finale.
È possibile richiedere al GSE una verifica preliminare di ammissibilità dei progetti: è una verifica su base volontaria, non condizione necessaria per l’accesso all’agevolazione.
Ogni beneficiario può richiedere l’accesso ai contributi anche per più di un impianto di produzione.
Per assistenza su questo bando, richiedi una consulenza ad hoc compilando il modulo di contatto in fondo alla pagina ⬇️
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