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GIUSEPPE
CUPI
Area 4.0
Raccontaci un po’ di te, del tuo percorso professionale.
Mi sono laureato in Ingegneria Civile e subito dopo l’università ho iniziato a lavorare in un ufficio tecnico in provincia di Cosenza. Questa esperienza è stata estremamente utile, in quanto mi ha subito immerso nel mondo dei cantieri e di tutto ciò che questo comporta, anche da un punto di vista burocratico. Dopodiché, mi sono traferito in Emilia-Romagna dove ho assunto l’incarico di professore di matematica presso un istituto professionale. Ho presto capito che l’insegnamento non era la mia strada e che desideravo proseguire con la carriera professionale come tecnico. Nel 2020, dopo un paio di esperienze in altri studi, sono approdato in Innova Finance.
Quali opportunità di sviluppo professionale hai avuto finora in Innova Finance?
Sono entrato come junior consultant e oggi sono senior consultant dell’Area 4.0, con la gestione di un team di 8 persone. Fin da subito ho sentito la fiducia da parte della Direzione, il che sicuramente ha contribuito a darmi stimoli continui. Nel mio percorso ho affrontato una crescita non solo dal punto di vista delle competenze pratiche, ma anche delle soft skills: ho imparato a gestire lo stress e a lavorare con deadline molto strette, pianificando bene il lavoro. Quindi, sento di aver avuto un’evoluzione anche in termini di caratteristiche personali.
Qual è la sfida più grande che hai affrontato/stai affrontando nel nuovo ruolo?
Sicuramente è molto stimolante, sono passato da fare cose prettamente tecniche ad apprendere anche tutta una serie di competenze nella gestione delle risorse umane. Questa, devo dire, è la parte più complessa ma anche la più bella. Ognuno di noi è diverso, quindi si tratta di trovare la chiave giusta per interagire con ciascun membro del team, facendo attenzione alle peculiarità di ciascuno.
Ti sei sentito adeguatamente seguito nel tuo percorso di crescita in azienda?
Sicuramente mi sono sentito accompagnato. Innova Finance è una società ben strutturata, hai a che fare con molti attori di seniority diverse: direttori, project manager, senior consultant. Tutti sono molto presenti e sono figure sulle quali poter contare, sia dal punto di vista tecnico che umano. C’è un rapporto diretto e il fatto che ci siano ruoli intermedi ti permette di avere confronti immediati con persone vicine a te. Mi sono sempre sentito ascoltato e accolto, c’è un rapporto di fiducia. Non c’è una barriera, se hai bisogno di parlare direttamente con la Direzione è semplice.
Quali sono le iniziative che, a tuo avviso, migliorano il benessere in azienda?
Ce ne sono diverse. Principalmente mi viene da menzionare lo smartworking, un benefit che i dipendenti iniziano a richiedere sempre di più, dato che ne abbiamo potuto sperimentare i vantaggi. Poi il welfare è una buona iniziativa, ti permette di investire una quota consistente di denaro su formazione, salute e benessere personale. Infine direi “La scatola dell’ascolto”, che è uno strumento tramite il quale ognuno può sentirsi coinvolto e parte attiva delle decisioni che vengono prese in azienda.