Un supporto alle imprese che vale oltre 1,2 miliardi di euro
In occasione del quindicesimo anno di attività di Innova Finance, il Presidente e Direttore Tecnico Francesco Lombardi racconta su La Repubblica il percorso di crescita dell’azienda e di come continua a proporsi come punto di riferimento per lo sviluppo delle imprese italiane attraverso l’utilizzo della finanza agevolata. Dal 2008 ad oggi Innova Finance ha supportato la crescita delle imprese attraverso l’ottenimento di oltre 1,2 miliardi di euro in agevolazioni pubbliche. Per approfondire, leggi l’intera intervista.
«I fondi europei sono un investimento. Ma spesso non vengono sfruttati correttamente»: lo dice Francesco Lombardi, direttore tecnico di Innova Finance, società che lavora nella finanza agevolata e festeggia 15 anni dalla fondazione.
Come nasce Innova?
«Nel 2008, per iniziativa di quattro persone in un piccolo ufficio a San Lazzaro. Eravamo già nel mondo della finanza agevolata, con competenza diverse. Oggi siamo 150 persone, tra le prime società di finanza agevolata in Italia e tra le poche indipendenti. In questo modo riusciamo a stare al fianco dei clienti: un conto è raccogliere la documentazione e presentare la candidatura, un conto è suggerire il tipo di investimento o di investimenti a corredo che possono garantire più punti in graduatoria».Quanto siete cresciuti?
«Siamo partiti con ricavi nel 2009 per 378mila euro e nel 2023 arriveremo a 14,5 milioni. Il team è formato soprattutto da giovani, l’età media e di 33-35 anni, che si affiancano a persone di esperienza. Il nostro lavoro è molto simile a quello di una società sportiva: partecipiamo a gare e bandi, ci dobbiamo continuamente concentrare sulla prossima. In questi 15 anni abbiamo affiancato oltre 8300 imprese per un totale di 1,2 miliardi di contributi ottenuti, con più di 1200 bandi gestiti».State assumendo?
«Nel 2024 prevediamo 50 inserimenti, di cui almeno 20 nell’ufficio tecnico di Bologna e il resto in Italia. Cerchiamo ingegneri, economisti e giovani laureati in discipline Stem e 30 agenti in tutto il Paese. Investiamo molto in welfare e puntiamo sullo smart working. Per questo abbiamo approvato un piano che nel 2024 consentirà di aumentare i giorni di smart working concessi finora a seconda degli anni di anzianità. Arriveremo fino al 50% mensile o semestrale, per dare la possibilità a chi abita fuori Bologna magari di fare due settimane fuori e due dentro. Abbiamo anche flessibilità di ingresso, pause flessibili e un sistema di banca ore».Da chi arrivano i fondi che gestite?
«Sono prevalentemente europei. Oggi tutti conosciamo il Pnrr ma è solo uno dei piani previsti. C’è però un problema nell’utilizzo di questi fondi, la differenza tra fondi stanziati e quelli erogati. L’Emilia-Romagna per esempio a fine 2022 aveva stanziato il 115% dei fondi che aveva a disposizione, quindi andando oltre le previsioni, e aveva già erogato il 100%. Mentre ci sono altre Regioni ferme al 72,5%, come la Calabria, che non riescono ad assegnare tutte le risorse che rischiano di tornare indietro. E non è una questione di Sud e basta, visto che la Puglia ha stanziato il 145%, anche se per i pagamenti è ferma all’89%».
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