Una quantità di fondi pubblici senza precedenti
Oggi, per l’Italia sono disponibili 320 miliardi di euro, una quantità di fondi senza precedenti: risorse legate al PNRR e non solo. La finanza agevolata può supportare le imprese, dando loro gli strumenti necessari per aumentare la loro competitività. Innova Finance accompagna le imprese lungo tutto il processo di accesso alle risorse pubbliche. Ne ha parlato Piergiorgio Zuffi, Direttore Commerciale di Innova Finance, in questa intervista con il Corriere Romagna.
Costituisce una grande opportunità per le aziende e gli enti pubblici. Con un potenziale enorme che non è ancora sfruttato completamente per la persistenza di pregiudizi e diffidenze. Parliamo di finanza agevolata, vale a dire del sistema di risorse pubbliche rivolte alle imprese per sostenerne gli investimenti. «A volte resiste la percezione che i fondi a disposizione siano appannaggio sempre degli stessi, ma non è affatto così», dice Piergiorgio Zuffi, direttore commerciale di Innova Finance, società che accompagna le aziende nel percorso di accesso alle risorse pubbliche.
Zuffi, che fase sta vivendo la finanza agevolata?
«È in un momento nel quale, come mai era accaduto nel nostro Paese, le possibilità sono davvero molto ampie. In questo periodo la dote disponibile per l’Italia è di oltre 320 miliardi di euro. Un record che non ha precedenti storici».
Cosa incide su una situazione così favorevole?
«Attraversiamo una congiuntura che vede in campo i fondi legati al PNRR. Proprio in questo periodo, sono state rese disponibili anche tutte le risorse dei fondi strutturali europei della programmazione 2021-27. E la Regione Emilia-Romagna è stata la prima a mettersi in moto affinché i finanziamenti da Bruxelles siano fruibili».
Concretamente, quali sono le opportunità in questo momento accessibili?
«I bandi che consentono di accedere ai fondi sono moltissimi, con molteplici destinazioni. Uno di questi riguarda la transizione digitale delle Pmi, per cui sono disponibili finanziamenti del 40 per cento a fondo perduto, per un massimo 150mila euro di contributo. Parliamo di un sostegno alle aziende per l’innovazione e la dotazione di software di gestione della produzione».
Si tratta di agevolazioni previste solo in Emilia-Romagna?
«Noi abbiamo sede a Bologna, ci rivolgiamo prima di tutto ad aziende ed enti pubblici di questo territorio. Essere operativi nella Regione che è apripista in Italia, che ha saputo dimostrarsi efficiente nell’utilizzo dei fondi, facilita l’accesso alle risorse: basti ricordare che l’Emilia-Romagna è al vertice nella graduatoria per l’entità dei fondi distribuiti. Questo dipende da una corretta predisposizione del Piano operativo regionale, che comprende l’obbligo di spendere queste risorse provenienti dall’Ue. Obbligo che in ogni caso è rispettato non solo nella nostra regione, ma in generale in tutto il Centro-Nord. Le problematiche strutturali persistono solo in alcune regioni del Sud».
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