Contributi a fondo perduto per imprenditori agricoli
Nell’ambito del PNRR, il decreto agrivoltaico ha stanziato 1,1 miliardi di euro volti a promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli.
Recentemente il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha approvato le Regole Operative relative al decreto. Il documento disciplina le procedure per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR.
È previsto un unico periodo di presentazione delle istanze di partecipazione, Aste e Registri, a partire dalle ore 12:00 del 4 giugno 2024 alle ore 12:00 del 2 settembre 2024.
Prossimamente verranno pubblicati i bandi e ne verrà data opportuna comunicazione attraverso i canali del GSE.
Chi sono i beneficiari?
Gli incentivi sono destinati a:
- imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria anche cooperativa, società agricole, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole, comprese le cooperative agricole che svolgono attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;
- associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto tra quelli sopra elencati.
Quali attività sono finanziate?
Viene finanziata la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale. Si definiscono tali, gli impianti agrivoltaici che adottano congiuntamente:
- soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
- sistemi di monitoraggio, sulla base di Linee Guida CREA-GSE, che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.
Gli impianti devono rispettare alcuni requisiti, come l’essere in possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto e del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- Realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
- Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- Attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
- Connessione alla rete elettrica nazionale;
- Opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- Acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- Studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
- Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
- Direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
- Collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.
Le spese di cui alle lettere da g a j sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.
Come è composto l’incentivo?
L’incentivo è composto da:
- contributo in conto capitale nella misura massima 40% dei costi ammissibili;
- tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
Le tariffe di riferimento e i costi massimi ammissibili sono i seguenti:
Potenza | Tariffa (€/MWh) | Costo (€/kW) |
---|---|---|
1 < P ≤ 300 | 93 | 1.700 |
P > 300 | 85 | 1.500 |
La tariffa è corretta per tenere conto dei diversi livelli di insolazione:
Zona geografica | Fattore di correzione |
---|---|
Regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo) | + 4 €/MWh |
Regioni del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto) | + 10 €/MWh |
Come viene erogato il contributo?
Il GSE eroga gli incentivi a “tariffa incentivante” dalla data di entrata in esercizio commerciale nelle seguenti modalità:
- impianti di potenza fino a 200 kW > il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, erogando sulla produzione netta immessa in rete la tariffa spettante in forma di tariffa omnicomprensiva.
- Impianti di potenza superiore a 200 kW > l’energia prodotta rimane nella disponibilità del produttore, che provvede autonomamente alla valorizzazione sul mercato. Il GSE calcola la differenza tra la tariffa spettante e il prezzo di mercato dell’energia elettrica di riferimento e:
- in caso di differenza positiva, eroga gli incentivi applicando una tariffa premio, pari a tale differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
- in caso di differenza negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare gli importi corrispondenti.
Gli incentivi sono erogati per un periodo pari a venti anni, corrispondente alla vita utile convenzionale degli impianti, considerato al netto di eventuali fermate derivanti da cause di forza maggiore ovvero da fermate effettuate per la realizzazione di interventi di ammodernamento e potenziamento non incentivati.
L’erogazione degli incentivi è sospesa nelle ore in cui si registrano prezzi di mercato pari a zero, ovvero nelle ore in cui si registrano prezzi negativi, ove previsto nel regolamento del mercato elettrico italiano.
Il GSE provvede ad erogare il contributo in conto capitale in seguito alla comunicazione di entrata in esercizio e a seguito della dimostrazione dell’avvenuta realizzazione dell’investimento, inclusa la presentazione dei titoli di spesa quietanzati.
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