Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento degli elementi strategici che contribuiscono a stabilire la qualità e il successo di un’impresa o di un singolo progetto imprenditoriale.
Mentre in precedenza si aveva un focus primario su criteri economico-finanziari, adesso l’attenzione si è spostata anche su sostenibilità sociale e ambientale, e quindi il concetto di economia circolare ha assunto un’importanza crescente.
Il tradizionale modello basato su una logica di approvvigionamento-produzione-utilizzo-scarto è sempre meno sostenibile, e soprattutto sempre meno strategico.
Al contrario, il modello circolare promuove il riutilizzo virtuoso e sinergico di tutte le risorse che alimentano il ciclo di produzione e consumo. Così facendo garantisce una maggiore resilienza alle aziende, rafforzandone l’immagine agli occhi dei propri stakeholder. L’economia circolare non riguarda solamente aspetti economici, ma anche sociali, normativi, produttivi, organizzativi, distributivi e di consumo.
In termini economici e d’immagine sono vari i benefici che le imprese possono ottenere adottando i principi dell’economia circolare. Possiamo riassumerli nei punti di seguito:
- maggiore resilienza: grazie al comportamento proattivo, le aziende che sin da subito scelgono di “transitare all’economia circolare” sono in grado di resistere alle perturbazioni del mercato e più in generale del sistema economico;
- rapporto corretto e trasparente con il contesto territoriale nel quale il progetto industriale si colloca, attraverso la definizione di indicatori misurabili e tracciabili e attraverso il coinvolgimento delle parti interessate;
- miglioramento delle performance economiche a livello di innovazione, efficienza operativa, consumo di materie prime, marketing e vendite, fiducia di consumatori e fornitori;
- maggiore persistenza: stabilità nel tempo e competitività nel mercato delle imprese eco-innovative;
- miglioramento del rating finanziario che agevola l’accesso al credito e influisce sulla valutazione degli investitori;
- opportunità di accesso alle risorse disponibili nei percorsi “green economy” tramite fondi e bandi regionali, nazionali, europei.
A tal proposito, la Regione Lombardia ha aperto un bando proprio per fornire sostegno a tutte quelle micro, piccole e medie imprese che hanno intenzione di avviare progetti di innovazione delle filiere di economia circolare.
Gli incentivi sono disponibili per imprese con sede legale in Lombardia ed è possibile inviare la propria domanda fino al 15 luglio 2021.
Nello specifico, le attività finanziate riguardano:
- progetti che promuovono la riduzione di produzione di rifiuti e quindi l’uso di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui derivanti dai cicli produttivi, al posto di materie prime vergini;
- progetti che tengono conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle Thinking – Eco-design;
- progetti di cui ai punti 1 e 2 per la prototipazione o lo sviluppo di nuovi materiali, dispositivi e/o componenti in ambito medicale o per la sicurezza sul lavoro.
Evidenziamo la possibilità di rivolgersi ad ambiente s.p.a., azienda che opera nel campo della consulenza e dell’ingegneria ambientale. In particolare, supporta diverse realtà proponendo molteplici soluzioni per avviare o accelerare la transizione verso l’economia circolare.
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