400 MILIONI alle imprese agricole
Il MASAF (Ministero delle politiche agricole e forestali) mette a disposizione 400 milioni per l’investimento 2.3 “ammodernamento macchine agricole”, della Missione 2 Componente 1 del PNRR.
La misura è destinata alle micro, piccole e medie imprese agro-meccaniche e agricole e loro cooperative e associazioni di tutte le regioni. Per partecipare al bando le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere iscritte alla competente CCIAA ed essere titolari di Partita IVA;
- avere fascicolo aziendale confermato e aggiornato.
Quali sono le attività finanziate?
Vengono finanziati l’ammodernamento del parco macchine agricole e gli investimenti in sistemi di agricoltura di precisione per l’efficientamento della produzione agricola.
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di investimento:
A. investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione
B. sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnica;
C. investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque;
In caso di investimenti di cui al punto B, il beneficiario deve impegnarsi a sostituire un altro veicolo di proprietà. Il veicolo fuoristrada sostituito dovrà essere identificato in modo univoco in fase di domanda. Non sono ammissibili gli investimenti destinati alla mera sostituzione di impianti e attrezzature, che non comportino un miglioramento tecnologico e un minore impatto ambientale.
Tra i costi ammissibili rientrano:
- investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
- sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia;
- investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.
La percentuale di contributo, che sarà definita con la pubblicazione dei singoli bandi, non potrà in ogni caso essere superiore:
- al 65% dell’investimento;
- all’80% dell’investimento nel caso di giovani agricoltori.
La spesa massima su cui sarà calcolato il contributo è pari a:
- 35.000 euro per gli investimenti di cui ai punti A e C;
- 70.000 euro per gli investimenti di cui al punto B.
Fermo restando l’importo massimo su cui sarà calcolato il contributo, le proposte progettuali possono prevedere spese di importo superiore.
Il contributo è cumulabile con ulteriori agevolazioni a condizione che sia garantita l’assenza del doppio finanziamento ai sensi dell’art.9 REG.(UE) 2021/241.
Ci sono dei vincoli?
I singoli bandi pubblicati dalle diverse Regioni, potranno prevedere ulteriori principi generali e criteri di ammissibilità. Inoltre, non sono ammessi investimenti in leasing.
Gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH).
I beni agevolati non possono essere alienati per almeno 5 anni successivi dalla data del saldo dell’investimento.
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